Il Carnevalone Liberato non si fa più! Oppure sì?!


Amiche, ormai è ufficiale, l'edizione 2023 del Carnevalone Liberato di Poggio Mirteto non si terrà :-|


Possiamo dire che questa è una piccola (dico piccola giusto per evitare il benaltrismo dei più duri) grande sconfitta per la Città di Poggio Mirteto, per la Provincia di Rieti, per la Regione Lazio, per la società Italiana nel suo insieme?!


Io penso di sì, possiamo dirlo, e anche gran voce.


E non solo perché per ragioni tutt'altro che valide non si terrà una manifestazione importante per il suo valore storico, artistico e culturale, ma anche perché questo caso è lo specchio di una situazione ormai di carattere generale nel nostro paese.


Organizzare eventi in Italia è diventato impossibile. 


Più che mai dopo il tragico incidente di Pazza San Carlo a Torino nel 2017, e per non parlare poi delle ulteriori restrizioni alle quali abbiamo fatto il callo durante la fase pand3mic4. Gli organizzatori ormai sono letteralmente inchiodati a una croce fatta di tutta una serie di richieste tecniche e vessazioni burocratiche fuori dalla grazia di qualsiasi pantheon, compreso quello terribilissimo di H.P. Lovecraft: e metti le ambulanze nel caso qualcuno si faccia male (la più sensata di tutte), e metti i jersey di cemento contro gli attentatori dinamitardi in camion (assurdo!), e fai la Scia per il palco grande, ossia un papiro infinito di documentazione tecnica firmata dall'ingegnere di turno che si prende 2500€ solo per mettere sta firma e poi se ne torna a casa tutto tranquillo; e metti i conta persone all'ingresso della piazza; e metti un esercito di Protezione Civile; e metti questo e metti quello; alla fine il risultato è che le istituzioni a tutti i livelli si sono completamente deresponsabilizzate da qualsiasi incombenza, mentre l'organizzatore si prende tutte le responsabilità e viene nella stragrande maggioranza dei casi, se vuole fare la manifestazione, costretto a firmare documenti di assunzione di responsabilità che se poi malauguratamente succede qualcosa è tutta colpo loro. 


Chiaro che in questa situazione molti organizzatori alzano le mai e si tirano indietro.


Il risultato di questa situazione è un'infinità di eventi in meno, di concerti grandi e piccoli in meno, di festival di arte di strada in meno. In Italia siamo pieni zeppi di persone di buona volontà che amano la musica, l'arte e l'aggregazione e che sono pronti a farsi il culo come un secchio senza nulla chiedere in cambio, ma vengono messi nella condizione di desistere.


"Meglio!" diranno tutti i Giovanardi, i Piantedosi e i moltissimi questurini Italiani: "Se ne stessero a casa loro a guardare la TV, invece di andare in giro a fare i pazzi, così stiamo tutti più sicuri."


Ma manco per niente, malissimo invece. 


Perché le comunità umane hanno bisogno di questo tipo di eventi. Ne hanno sempre avuto bisogno, fin dai tempi in cui i nostri antenati del paleolitico si radunavano a frotte attorno a un grande fuoco nella savana o a qualche pietra tipo Stonehenge per tenere rave al suono dei tamburi, creare legami, incontrare partner fuori dalla cerchia del proprio clan, scambiarsi informazioni di ogni tipo e via dicendo. E sempre ne avranno bisogno. Una società senza eventi è una società minata alle fondamenta.


Siamo arrivati alla conclusione che per fare eventi servono misure di sicurezza pari a quelle per il test di una bomba atomica?! Ok, può anche starci, la sicurezza non è mai troppa, forse, ma allora siano le istituzioni a farsi carico di questi oneri, sia la comunità nel suo insieme a farsene carico, almeno economicamente, e si lascino gli organizzatori fare il loro lavoro, che già non è facile di suo.


Noi del Reggae Circus non possiamo fare molto per cambiare questa situazione generale, però nel caso specifico del Carnevalone un gesto simbolico vogliamo farlo. Ed è per questo che abbiamo deciso di presentarci comunque in piazza a Poggio Mirteto il 26 Febbraio, in costume di scena e con tutte le nostre carabattole pronte all'uso. Faremo spettacolo e aggregazione per chiunque voglia esserci, senza autorizzazioni, senza organizzatori, un'iniziativa spontanea di arte di strada, un flash mob, una Critical Mass dell'arte di strada, chiamatela come vi pare. Venite ad arrestarci se lo volete, cari i miei questurini, ci incateneremo al centro della Piazza e ci prenderemo le manganellate se necessario, ma porteremo avanti il nostro spettacolo, anche grondanti sangue (non esageriamo però!), in omaggio al glorioso Carnevalone Liberato di Poggio Mirteto e di tutti gli eventi di piazza annullati in quest'epoca di desertificazione sociale. Perché è così: "hanno creato un deserto e la chiamano sicurezza."


Amiche, ci vediamo il 26 Febbraio a Poggio Mirteto: viva le feste di piazza, viva la socialità! 


PS: volevo creare un immagine ad effetto con la AI ma non ci sono riuscito perché non ho un account a pagamento, quindi alla fine ho messo una foto d'archivio del famoso artista di strada Smisurato, con la sua first lady, in visita ufficiale al Carnevalone Liberato, così, a buffo :-P


PPS: per questioni di privacy non farò i nomi e cognomi di chi farà parte di questo spettacolo. Ma i nomi d'arte sì: Lucignolo per esempio sta con un diavolo per capello.


PPPS: comunque volevo dire alle guardie che non è così sicuro al 100% che andiamo, dipende pure un po' dagli impicci, quindi insomma, magnino tranquille quel giorno eh :-D


PPPPS: se le guardie ci sequestrano gli strumenti poi toccherà fare una colletta per ricomprarli. Quindi se venite partite avvantaggiati con banconote da 5€ in tasca.


PPPPPS: condividi e spargi la voce, se non sei un questurino :-)


 www.adrianobono.it



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