Col Garante o con ChatGpt?!


Comunque devo dire che sono rimasto abbastanza basito nel vedere le reazioni di molte persone alla notizia della stretta a ChatGpt in Italia, specie da parte di gente "di sinistra" 😬


Voglio dire: qui da una parte abbiamo una nuova potente tecnologia probabilmente destinata a cambiare il mondo, nata magari anche su basi "open" e al servizio della comunità, ma poi velocemente diventata una creatura di Microsoft, e ho detto tutto; dall'altra abbiamo una delle più encomiabili istituzioni italiane, da sempre impegnata a tutelare il diritto alla privacy di tutti i cittadini, senza alzuna distinzione, che solleva dubbi e chiede chiarimenti sul trattamento delle informazioni e dei dati che inseriamo nel sistema.


Personalmente non ho dubbi su che parte stare. 


Fosse anche soltanto in via cautelativa, visto che ci troviamo di fronte a uno strumento nuovo ed estremamente potente e pervasivo.


Vogliamo dare in pasto i nostri pensieri e tutti i fatti nostri a questa macchina senza sapere bene che fine fanno?! O un po' di cautela e di sicurezza in più è auspicabile?! Se il Garante ha dubbi su questo punto chi sei tu per ignorare il suo giudizio da esperto, per altro assolutamente disinteressato?!


Ci sarebbe molto da dire e da discutere, ma ora faccio di meglio, ci scrivo sopra una canzone 🙌😅


Ps: sì, ho usato una ai per generare l'immagine a corredo del post, perché non sono assolutamente contrario a priori a queste nuove tecnologie. Ma se il garante mi dicesse che questa piattaforma che ho usato non è sicura per la mia privacy gliene sarei ben grato.


#ai #chatgpt #garanteprivacy


 www.adrianobono.it



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